E x c è r p t a: di Pietrino Pischedda

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Roma naturalmente e divinamente protetta

[RUTILIUS NAMATIANUS, De Reditu Suo]

si factum certa mundum ratione fatemur

consiliumque dei machina tanta fuit,

excubiis Latiis praetexuit Appenninum

claustraque montanis vix adeunda viis.

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invidiam timuit Natura parumque putavit

Arctois Alpes opposuisse minis,

sicut vallavit multis vitalia membris

nec semel inclusit quae pretiosa tulit:

iam tum multiplici meruit munimine cingi

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sollicitosque habuit Roma futura deos

Se riconosciamo che il mondo è stato fatto con un piano preciso e se una così grande struttura fu il disegno di un dio, a protezione del Lazio pose innanzi gli Appennini, barriere difficilmente accessibili per sentieri di montagna. La Natura temette l’impopolarità e ritenne poca cosa contrapporre le Alpi agli invasori settentrionali, così come ha recintato con molte membra le nostre parti vitali e ha custodito non una sola volta le preziose opere che ha prodotto. Fin da allora la futura Roma meritò di essere protetta con numerose fortificazioni ed ebbe dalla sua parte il favore divino.

pp 2.6.2023

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Buona la scelta del Card. Zuppi
Sono contento dell’incarico dato da Francesco al Card. Zuppi, di cui io sono particolarmente “tifoso”, in virtù della sua affabilità , umiltà, cordialità e sapienza. Non mi dispiacerebbe vederlo un domani sul soglio di Pietro!
La missione del porporato in terra ucraina non è per niente facile, dato l’acuirsi dello stridore delle armi che provocano soltanto distruzione e morte.
Sono certo che il Legato pontificio spenderà tutte le sue energie per essere un profeta di pace là dove finora non si intravede un barlume di speranza.
Noi ormai ci abbiamo fatto l’assuefazione alla guerra della porta accanto, come d’altronde a tutti gli scompigli sparsi qua e là in varie parti del mondo. Eppure dovremmo sentire tutte queste negatività come una profonda ferita alla nostra sensibilità umana, in quanto partecipi di quella fratellanza universale, da non considerare astratta ma pienamente fattiva.
Nella notte buia delle vicende terrene auguriamo che al posto del bagliore dei mezzi sempre più sofisticati creati dall’uomo per fare del male si moltiplichino i lumi di reciproco rispetto, seguendo il motto “Fratelli tutti” d’ispirazione francescana!
pp 5.6.2023
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L e  m i e  o p e r e

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Sentitamente triste!
Come non ricordare Carlo Lugliè, stimato alunno al mio primo anno di insegnamento al Liceo classico De Castro di Oristano? Ragazzo studiossimo, garbatissimo, rispettosissimo, dava certezza di una carriera di tutto rispetto. Era bravo in tutte le discipline scolastiche, più che puntuale nelle materie classiche che io, giovane professore, mi adoperavo a trasmettere con tutta la mia passione. La sua riservatezza, la sua umiltà e la sua dedizione alla cultura sono state il segno che lo hanno contraddistinto nella sua onorata professione di docente universitario. Sono rimasto folgorato dalla notizia arrivata ieri sera della sua dipartita da noi, ancora terreni. Poteva rimanere più a lungo per approfondire il suo sapere nel campo in cui operava come validissimo esperto. L’altruismo, che gli era proprio, l’ha portato lassù, dopo aver salvato la giovane vita di un ragazzino, a cui era legato da vincoli familiari. Caro ex alunno e caro professore da tutti osannato, sei stato di esempio per me e per tutto il mondo di una bontà infinita: hai perso la tua vita terrena, ma hai salvato quella di un fiore appena sbocciato che diverrà rigoglioso, come tu lo sei stato! Riposa in pace nella dimora eterna!
pp 3 luglio 2023

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