PIETRINO PISCHEDDA: I MIEI RACCONTI
Pietrino Pischedda mostra di possedere uno stile narrativo personale, attento a cogliere le sfumature caratteriali dei personaggi, come fossero frammenti di humanitas da conservare, da non disperdere senza rimedio nelle nebbie della disattenzione.
Non è facile sfuggire al fascino dell’atmosfera sospesa di Ite este suzzessu ista notte!, una storia minima (vi si racconta la morte di Lughìa, una donna che tutti in paese considerano santa) che riesce tuttavia a restituire prodigiosamente un momento di preziosa congiunzione tra la realtà terrena e quella ultraterrena, tra tempo ed eternità.
Ed è impossibile non essere toccati dalla figura deIl’Imboligosu, ambigua e inquietante, così come da quella di Tilippu l’abbudegadu, un disgraziato che si consola gonfiandosi di cibo, e che arriva a farsi quasi sbudellare dal filo spinato, nel tentativo di procurarsi un piatto di lumache. Il lettore potrà scoprire nelle pagine del libro altre storie e altri personaggi non facilmente dimenticabili, perché felicemente descritti con l’inchiostro più efficace: quello della verità. ( dalla presentazione di Berardo Berardinelli)
Pietrino Pischedda
Po ispassu
Per divertimento
Racconti
Ispassu è una parola sarda che significa divertimento. La raccolta di racconti esposti in questo libro non può che destare sano e costruttivo divertimento per i temi trattati, che scaturiscono dall’idea dell’autore di basare ciascuna narrazione su una espressione tipica della lingua sarda. I caratteri dei personaggi inventati dal narratore riflettono la genuina semplicità di vita del mondo contadino della Sardegna postbellica, caratterizzata da una povertà dignitosa e da una profonda umanità. A ogni fatto, non scevro da humor e da situazioni tragicomiche, è sempre sottesa, come nella favolistica classica, la morale. Il lettore potrà scoprire nelle pagine del libro diverse storie di vari personaggi non facilmente dimenticabili, perché descritti con tanta efficacia da sembrare spaccati autentici di vita paesana.