Rut, Ester e Giuditta compongono un trittico stupendo in cui si possono ammirare e compendiare tutte le virtù che rendono nobile la persona votata al sacrificio e all’amore per il prossimo. Quando parliamo di donne sagge e forti, le troviamo in questo libro che andremo a leggere attentamente senza perderci alcun dettaglio, in quanto ogni azione compiuta da ciascuna delle protagoniste mira in maniera provvidenzialmente determinata a conseguire il fine prefissato, che è quello universalmente riconosciuto quale bene comune. Nel vocabolario di queste tre donne non esiste il temine “straniero” nel significato di “escluso” ma lo “straniero” come “cittadino” del mondo, senza disparità alcuna, perché figlio dell’unico Dio.