Poesie 2020 di Pietrino Pischedda
Io non so
Io non so
cosa ci sia nell’aria,
quale mistero
si nasconda!
È venata
l’aria
di rosa:
nuvole
rosacee
scendono
sulla Terra
a proteggere
Donne indifese
alla ricerca
di serenità.
Benigna è
l’aria
quando si vela
di rosa
e stende il suo manto
che sa di materno!
Roma 22 gennaio 2020
Giochi di luce
Giochi di luce
sulla città
baciata dal sole
di gennaio
che si riflette
sul fiume
ammirato
da persone
indistinte
provenienti
chissà da dove.
Uno scatto
veloce
di un occhio
non umano
che lascia segni
di atavica memoria.
Roma
sempre lì
eternamente
viva
perché vive
sono le acque
che la percorrono.
Roma 23 gennaio 2020
Io penso che
Io penso che
stasera tu
cantare vorrai
perché libero sei
nel tuo cuore
senza acredine
senza rimpianti.
Gioia immensa
avrai quando
il tuo cuore
si scioglierà
in canto di vittoria
sulle nefandezze
del quotidiano
che respiro tolgono
all’anima.
Nel sogno stanotte
ti vedrai cantare
le gioie
del giorno passato
la bellezza di essere
felice.
Ogni giorno
così
cantando
mentre i passi conti
da mane a sera
risalendo la china
dopo dura fatica.
Io penso che
stasera tu
felice sarai
e cantare vorrai.
Pietrino Pischedda
Roma 25 gennaio 2020
Dolce casa
S’apre una porta
e poi altre ancora
se n’aprono,
là dietro la vetrata,
che separa il giorno
dalla notte,
mentre il giorno e la notte
fan combutta con la cucina,
che regala profumi
inebrianti le pareti
dell’intera casa.
Regna il silenzio
in questa dolce casa
rotto soltanto
dallo scrocchiar dei denti
dei due felini
che non badano a spese.
Qui aleggia la Poesia
che ogni tanto
siede a convitto
condividendo
la bontà del pane
quotidiano.
Sale l’aroma del caffè
a cui aduso è
il Poeta
che pian piano
annusa e sorbisce
il nettare divino.
Tutto è incanto
in questa casa
che mira
con tre occhi
il moto perpetuo
dei veicoli
laggiù
nella strada
che sembra
un’autostrada.
È notte fonda.
La quiete
sembra un precetto
dettato dalla casa,
dolce casa.
Pietrino Pischedda
Roma 28 gennaio 2020
Pensieri di passaggio
Non dire mai “non lo so”,
perché così dimostri di essere ignorante.
É meglio rispondere “non ricordo”,
perché così prendi tempo per documentarti.
L’uomo non è una base dati prefissata,
ma è un “ens” di per sé fluttuante,
soggetto a momenti di lucidità e di stanchezza.
All’uomo non è dato montare in superbia,
perché prima o poi viene disarcionato
e casca a terra.
Memento homo!
L’uomo, però, è smemorato
e crede di essere efficiente, sempre.
“Polvere sei”!
Ma come si fa a spiegare all’uomo che è polvere,
all’uomo di oggi!
E allora si rincara la dose e si dice:
“e in polvere ritornerai”!
Se lo dici a un Paperone
ti ride in faccia e ti sbatte via.
“Dura lex, sed lex”!
È la legge dell’uguaglianza,
alla resa dei conti!
Mettiti il cuore in pace e sii umile!
Ci guadagnerai in salute e credibilità.
Roma 29 gennaio 2020
Mentre avanzano le tenebre
Nell’intimità della tua casa tu sei re
e la tua sposa è regina.
Nessuno può violare il segreto racchiuso nella tua dimora.
Tu sei il pilastro robusto e insostituibile che assicura staticità alla tua casa.
La sposa è l’anima sensibile e attenta che veglia e infonde coraggio.
La casa è riflesso di donna, è segno di madre operosa, è certezza in balia delle onde.
A quest’ora della sera, tarda sera, si abbassano le luci e si entra in dormiveglia.
È il momento più bello del tempo messo a tua disposizione.
Il tempo sembra non passare, rinchiusi nella segretezza delle stanze.
Fuori si sente solo il flebile lamento di una gatta innamorata.
Non si capisce se siamo in inverno ovvero in primavera.
Forse siamo immersi nell’uno e nell’altra.
L’uomo non si è accorto che nel suo spirito c’è la metà dei suoi sogni, dei suoi progetti, della sua casa, della sua intimità.
Pietrino Pischedda
29 gennaio 2020
L a V i t a
Che ne sai tu della vita,
se viver non sai?
Dove vai,
se non sai dove andare?
Cosa fai,
se non sai cosa fare?
Pensare bene devi
che cos’è veramente la vita.
La vita è un tesoro
da tener stretto tra le braccia.
Quando cammini
lungo il sentiero della vita,
fissa un punto luminoso
per non perderti perdutamente.
La tua strada non è segnata;
la devi segnare tu
con la tua testa
con la tua saggezza
con il tuo cuore
con la tua pazienza
con il tuo amore
con la tua vita non sregolata
ma sensata.
Pensa quanto è bella la vita,
se sai viverla fino in fondo,
fino a quando Dio vorrà,
non fino a quando tu vorrai!
Pietrino Pischedda
Roma 30 gennaio 2020
U n C u o r S o l o
La gioia di vederti mi ha portato quassù
Dove splende il sole quale sei Tu
Che rifulgi di bellezza e brilli di purezza
Mai viste in questa Terra triste e sconsolata
Dove perso hanno il lume d’ogni speranza.
Fiore di rosa candida, fiore di giglio puro,
In Te s’asconde il palpito d’un cuore innamorato
Che batte perché amato da altro cuore amante
Che vola su e giù come anima in pena
E trova pace intera quando riposa in Te.
Tutti stanno a guardare attoniti a tal vista
Ché un cuor solo siamo noi perdutamente
Innamorati io di te tu di me senza finzione
Senza inganno senza paura alcuna.
La Terra trema ma noi siamo fermi
Perché la nostra fiamma non teme vento
Che possa spegnerla a suo piacimento.
Sì, noi siamo uno in unità d’intenti.
Pietrino Pischedda
Roma, 1 febbraio 2020
Chissà!
Chissà cosa c’è al di là
di quelle nuvole colorate di rosa!
Mistero!
Io penso a un’armonia celeste,
a un movimento di anime
che si incontrano riverenti
senza nemmeno sfiorarsi
senza baciarsi né complimentarsi,
perché non sono più di quaggiù.
Lassù immagino uno svolazzare
allegro di spiriti che divinamente
godono dell’essere per sempre
beati!
Roma 3 febbraio 2020
Cielo grigio
Il cielo è grigio
oggi!
Grigio è il pensiero
di chi non ha lavoro
e non ha il necessario
per campare.
Grigia è la vita
di chi non sa amare
ed è tormentato
dal dubbio dell’amare.
Grigie sono le giornate
perse nell’indifferenza
e nell’inerzia totale.
Grigio è il cielo
sulle città zampillanti
di smog.
Tutto sembra grigio
per via del cielo grigio!
Aspettiamo che passi
il grigio
e ritorni a splendere
il sole.
Roma 4 febbraio 2020
Impressioni
Oh! Che cosa ho visto stasera!
Una cosa meravigliosa ho visto!
Il tuo viso illuminato dai raggi del sole,
sì dai raggi del sole!
Il tuo era più bello del solito,
perché c’era il sole dentro il tuo sguardo,
dentro i tuoi occhi lucenti come il sole a mezzogiorno.
La tua luce irradiava fulgore di gioia
e trasmetteva gioia anche a me
che ero triste perché mi eri mancata un’ora,
un’ora sola mi eri mancata.
Ora s’è fatta pace nell’anima mia
perché è filtrata la luce dell’anima tua
che tiene accesa la fiammella dell’amore,
di quell’amore puro che non si spegne mai,
che mai si scorda, anche quando c’è tempesta.
Roma 7 febbraio 2020
Lacrime di sangue umano
Tu mi appartieni,
Eccome se mi appartieni!
Sei mio fratello
Sei mia sorella
Dello stesso sangue umano
Che scorre da Adamo
Come un fiume in piena
Che inonda la Terra
E non s’arresta mai.
Ho sentito bussare
Ma non ho aperto!
Forse eri tu
Mio fratello
Insieme alla tua sposa
Insieme alla tua prole
Venuto da lontano
Dal paese di Adamo
Dove scorre sangue umano.
Preso da rammarico
Ho sbirciato ma tu eri lontano
Troppo lontano per sentire
Il mio grido che tuonava invano.
Non ti accoglie la città?
Sì che ti accoglie!
Ho smosso io la città
Che ha sentito il mio grido
Sperduto lontano lontano!
Vieni fratello mio
Vieni sorella mia
Dello stesso sangue
Venuto da lontano
Dove la terra piange
Lacrime di sangue umano!
Pietrino Pischedda
Roma 10 febbraio 2020
D o n n a
Siediti accanto a me!
Guarda l’azzurro del cielo!
È l’azzurro dei tuoi occhi,
specchio dell’anima tua,
calamita irresistibile
d’impagabile amore!
Persino i fili d’erba
si flettono al tuo incedere
nei prati verdeggianti!
La rugiada del mattino
delizia il tuo candido volto
e rende fatate le tue mani
già al principiar del giorno!
La Natura ti è amica fedele
perché tu sei amica fedele
della Natura senza macchia.
Guarda quell’albero in fiore
che muove leggiadramente
i suoi rami posandoli sui tuoi
capelli dorati, raggi di sole!
Tu sei la Signora del creato,
Donna di bellezza pura,
incanto degli incanti,
senza uguale alcuno!
Il tuo parlare incanta l’universo!
Il tuo fulgore folgora gli occhi
di chi estasiato ti guarda.
Sei l’unica che crea armonia
nell’infinito mondo delle stelle
con la tua grazia e la beltà suprema!
Roma 11 febbraio 2020
Il tuo incedere
È elegante il tuo incedere:
persino ai ciechi ridoni la vista
al sentire il ticchettio dei tuoi passi
simile a un Rolex che non sbaglia mai.
È armonioso il tuo incedere
che intenerisce il cuore di chi suona
note d’amore fino all’imbrunire che
si spengono in una notte di passione.
È speciale il tuo incedere:
tu sei una donna speciale
che attiri lo sguardo di chi sa amare,
di chi sa cogliere il profumo olezzante
del tuo corpo che non ha uguale.
È garbato il tuo incedere
nel via vai confuso e chiassoso dei passanti:
tu sei una donna celestiale
che fai innamorare solo chi sa amare.
È leggero e spedito il tuo incedere
come una gazzella assetata d’amore
che trascorre le piane ornate di fiori,
di fiori odorosi sul far di primavera.
L’inverno trascolora e si tinge di rosa:
ha sentito i tuoi passi felpati,
i passi di una donna soave, raggiante
di bellezza, come di primavera.
Pietrino Pischedda
Roma 13 febbraio 2020
Giochi d’Amore
Nella festa di San Valentino
Eppure io te l’avevo detto
E tu non mi hai mai creduto
Che io ti amavo per davvero
Sì ti amavo per davvero!
L’amore tra noi due non si è
spezzato ma si è ricongiunto
Come un nodo gordiano che
Nessuno riesce a sciogliere
Neanche se fosse un mago.
Io non ti conoscevo ma ora
Io ti conosco per d’avvero
Anche se tu non ci credivi
Io ti amo per davvero, sì , ti
Amo per davvero, davvero.
La mela che ti ho dato non
l’hai buttata via, ma l’hai
Assaporata con il profumo
Ch’era mio, proprio mio, mio.
Cala la sera in questa bella
Giornata che sa di Primavera.
Tutto sfavilla intorno a noi due
Mentre sediamo in metrò che
Che corre a perdifiato verso la
stazione da dove prenderemo
Il treno che ci porterà all’isola
Incantata dell’amore in mezzo
A rose e viole dove non ci sarà
Inverno ma perenne Primavera.
Ora siamo felici, beatamente
Felici di vivere insieme nell’incanto
Dell’amore che che non sfiorisce
Mai perché tu mi ami veramente
E io pure ti amo veramente. Sì!
Pietrino Pischedda
Roma 14 febbraio 2020
Mutamento di tempo
Muto questo giorno
Fin dal primo mattino
Con nuvole nere
D’un cielo imbronciato
Pronto a mandare pioggia
Dopo tanta beatitudine
Che pareva primavera.
Che ne sa l’uomo del tempo
Benché immerso nel tempo
E ubriaco del tempo,
Del troppo tempo,
Senza gustarlo appieno,
Perché il tempo è fatto di ore
Che scorrono vertiginosamente
E non si lasciano afferrare
Dalle mani del rapace,
Qual è l’essere terrestre,
Che si chiama uomo?
Mistero del tempo!
Mistero dell’uomo!
Roma 18 febbraio 2020
Al centro!
Si va nel clou della città
quando ancora il sole
indora le bellezze della
Roma antica e moderna
in un via vai di gente
allegra e spensierata
che non pensa al domani
per non disperarsi, perché
già è pesante l’oggi,
figurarsi quel che dopo
verrà, pieno di incognite
e di misteri, ahimè strani!
Pietrino Pischedda
Roma 21 febbraio 2020