La dea della poesia bussa alla porta del poeta in particolari momenti del giorno e della notte. La poesia, di tanto in tanto, si fa leggera come la brezza che spira nella primavera portando sollievo alle anime assetate d’amore; ovvero si confonde con il vento forte di maestrale incitando gli spiriti ardimentosi a fare conquiste prima insperate; infine, si culla sulle acque increspate del mare aspettando, all’alba, il sorgere del sole e, a fine giornata, il suo tramonto. Tutto permea, la poesia; a ogni cosa dà sapore, la poesia; ogni asprezza e dissapore lenisce, la poesia.