PIETRINO PISCHEDDA

E x c è r p t a: di Pietrino Pischedda

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Roma naturalmente e divinamente protetta

[RUTILIUS NAMATIANUS, De Reditu Suo]

si factum certa mundum ratione fatemur

consiliumque dei machina tanta fuit,

excubiis Latiis praetexuit Appenninum

claustraque montanis vix adeunda viis.

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invidiam timuit Natura parumque putavit

Arctois Alpes opposuisse minis,

sicut vallavit multis vitalia membris

nec semel inclusit quae pretiosa tulit:

iam tum multiplici meruit munimine cingi

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sollicitosque habuit Roma futura deos

Se riconosciamo che il mondo è stato fatto con un piano preciso e se una così grande struttura fu il disegno di un dio, a protezione del Lazio pose innanzi gli Appennini, barriere difficilmente accessibili per sentieri di montagna. La Natura temette l’impopolarità e ritenne poca cosa contrapporre le Alpi agli invasori settentrionali, così come ha recintato con molte membra le nostre parti vitali e ha custodito non una sola volta le preziose opere che ha prodotto. Fin da allora la futura Roma meritò di essere protetta con numerose fortificazioni ed ebbe dalla sua parte il favore divino.