NECROPOLI ETRUSCA di CERVETERI

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Cerveteri: alla scoperta del mondo degli Etruschi visitando l’immensa necropoli.


Sai, quando ti viene improvvisamente il ghiribizzo di fare qualcosa di culturalmente e ricreativamente diverso, sopratutto nel giorno della festa della Repubblica, che cosa avviene? Si parte di buon mattino e si adempie quel voto da anni agognato e mai realizzato. Una decisione repentina ma salutare quella di stamani di andare a visitare la necropoli etrusca di Cerveteri, a metà strada tra la Capitale e Civitavecchia. Quando si entra in quel Regno e si percorrono i lunghi e ombreggiati camminamenti tra frondose e maestose querce che vegliano sui numerosi tumuli che racchiudono le segrete tombe degli antichi Etruschi da XXV secoli, il silenzio cala tra i pellegrini che si apprestano a tributare la doverosa devozione alle anime dei Padri che aleggiano in ogni angolo dello sconfinato sacrario. Le pietre qui parlano: parlano etrusco; esprimono civiltà; narrano Arte, che ha segnato i secoli successivi. Suggestivo ed emozionante l’ingresso nella grande tomba ipogea appartenuta alla nobile famiglia dei Matuna o nella famosa tomba della Capanna che imita le abitazioni di quel periodo storico. Con marcata sorpresa il nostro andare tra i sepolcri è rimasto brevemente sospeso dall’apparizione di un gatto uscito chissà da quale anfratto. La presenza di quel micio ci ha fatto supporre che altri felini si aggirano tra gli infiniti tumuli ricoperti di vegetazione spontanea e comunicano con gli spiriti che si aggirano invisibili tra le pietre tagliate e scolpite dalle abili mani degli Etruschi, la cui civiltà non è destinata a perire ma a rimanere sempre viva nei secoli avvenire.

Pietrino Pischedda
2 giugno 2018

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